Indice:
- Una spiga gialla dalle molteplici peculiarità
- Tra mitologia e storia, uno sguardo su: le origini del mais
- Pan sole, il semilavorato che fa per te!
Introduzione
Dal mais si possono ottenere dei prodotti da forno e panificati gustosi, profumati, dal colore accattivante e diversi dall’ordinario, incredibile vero?
Si sa, il grano di solito è più adatto per la panificazione, ma anche il mais ha il suo perché.
Il mais, scientificamente chiamato Zea mays, è un cereale appartenente alla famiglia delle Graminacee caratterizzato da specifiche peculiarità che lo differenziano da tutti gli altri cereali.
Prima però, è bene chiarire qual è la parte edibile per l’uomo. Partiamo dal presupposto che alcuni termini utilizzati nel linguaggio comune non rispettano la corretta terminologia botanica. Infatti, quella che viene comunemente indicata, erroneamente, come pannocchia di mais in realtà è una spiga ed è composta da semi eduli, piccole pepite dorate.
Una spiga gialla dalle molteplici peculiarità
Ed è proprio da queste che il mais viene trasformato in farina e di conseguenza nella preparazione di diversi piatti.
La farina di mais ha un ruolo importante nella tradizione gastronomica italiana infatti è utilizzata nella preparazione della polenta, nella panificazione e come ingrediente per la preparazione di alcuni prodotti da forno.
Questo tipo di farina dona all’impasto un sapore dolciastro che lo contraddistingue dagli altri cereali, donando allo stesso tempo croccantezza alla crosta del pane e friabilità nei prodotti da forno, per non parlare del suo colore giallo sole che rende i prodotti allettanti dal punto di vista dell’appetibilità.
Oltre ad essere utilizzato in svariate preparazioni culinarie, il mais presenta alcune caratteristiche nutrizionali che lo rendono un alimento speciale:
- svolge una funzione nutrizionale prevalentemente energetica, infatti i macronutrienti contenuti in maggior quantità sono i carboidrati;
- è ricco di amido e di fibre;
- ha una scarsa quantità di lipidi;
- è privo di colesterolo;
- ha discrete quantità di potassio;
- considerando che si tratta di un cereale ha buone porzioni di ferro.
Il mais, inoltre, ha origini piuttosto antiche…
Tra mitologia e storia, uno sguardo su: le origini del mais
Di questo cereale, oltre al fatto che viene utilizzato in cucina per svariate preparazioni, bisogna ricordare che la sua origine risale a circa diecimila anni fa, quando la popolazione Maya lo scoprì per la prima volta.
A proposito della sua origine, ti sveliamo una curiosità che riguarda la tradizione Maya.
Il mais aveva una grande importanza dato che veniva utilizzato per rituali e offerte destinate proprio al dio del mais, chiamato Yam kax.
Questo dio aveva le sembianze di un giovane e veniva raffigurato con una particolarità che lo contraddistingueva: la sua testa era ornata da una pannocchia, proprio a ricordare il cereale.
Ed è proprio da qui che proviene il nome granturco. Utilizzato nel linguaggio comune nel nostro paese, in alcuni dialetti locali, il mais viene chiamato erroneamente in questo modo, facendo appunto riferimento al fatto che si nominava Turco tutto ciò che proveniva da paesi coloniali.
Per capire al meglio l’importanza che ha il mais nel nostro paese, qui di seguito sono riportati alcuni avvenimenti storici che sono stati importanti per la sua commercializzazione nel nostro territorio:
- Il mais venne scoperto da Cristoforo Colombo nel Quattrocento. Nel suo viaggio alla scoperta dell’America, si avvicinò a questo cereale e, notandone l’importanza, decise di esportarlo e commercializzarlo in Europa al suo ritorno;
- il mais aveva delle potenzialità produttive interessanti, dato che i rendimenti erano molto maggiori rispetto ai cereali tradizionali;
- i contadini iniziarono a coltivarlo, facendolo diventare un alimento abbondante ed economico sia per i contadini sia per gli strati sociali inferiori.
Oggi il mais è sempre più utilizzato in panificazione. Grazie al suo utilizzo consapevole e bilanciato riesce a donare caratteristiche davvero interessanti ai prodotti che vengono preparati.
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