La sua pianta, a vederla, più che allo scopo alimentare, sembra adatta a quello ornamentale.
Infatti, i fiori del grano saraceno sono colorati e ben visibili, a differenza di quelli delle graminacee che alla vista risultano piccolissimi, e i suoi semi sono caratterizzati dalla tipica forma piramidale.
Di origine molto antica, il grano saraceno veniva coltivato principalmente in Siberia, Manciuria e Cina. Considerato il fatto che i luoghi di provenienza di questo pseudo-cereale erano abitati soprattutto da popoli di religione musulmana, il grano saraceno era definito come il grano dei pagani, dei Saraceni. Ed è proprio da qui che deriva il suo nome.
Indice
- Uno pseudo-cereale dalle caratteristiche nutrizionali sorprendenti
- Pane al grano saraceno, il segreto per prepararlo in modo ottimale
- Una farina versatile, adatta a molteplici preparazioni culinarie
Uno pseudo-cereale dalle caratteristiche nutrizionali sorprendenti
Un vero e proprio “superfood”. Così viene definito questo pseudo-cereale, caratterizzato da tantissime proprietà nutrizionali in grado di apportare benefici importanti alla nostra salute:
- È ricchissimo di proteine di alta qualità;
- È fonte di amminoacidi essenziali, elementi fondamenti per la salute del nostro organismo;
- Ha un alto contenuto in fibre;
- Contiene minerali quali: ferro, magnesio, potassio, selenio, zinco e rame;
- Contiene vitamine del gruppo B;
- Ha un basso indice glicemico;
- In questo pseudo-cereale è possibile trovare la rutina, un antiossidante utile a ridurre la fragilità capillare e la permeabilità dei vasi proteggendo dal rischio di edemi.
Il grano saraceno, inoltre, viene tipicamente macinato integralmente e ciò è sicuramente un altro punto a suo favore dato che in questo modo le sostanze nutritive che possiede vengono mantenute inalterate.
Pane al grano saraceno, il segreto per prepararlo in modo ottimale
Oltre all’aspetto esteriore, diverso da quello dei cereali classici, il grano saraceno si distingue da questi per la totale assenza di glutine.
Questa caratteristica, se da un lato è un aspetto fondamentale per l’alimentazione delle persone celiache, dall’altro ciò non consente una panificabilità soddisfacente.
Il pane prodotto con sola farina di grano saraceno:
- non garantisce una sufficiente alveolatura;
- presenta una mollica compatta e umida;
Infatti, questo pseudo-cereale ha una capacità molto limitata di trattenere i gas della lievitazione e di rendere disponibile il suo amido ai lieviti, ciò influisce in modo negativo sul volume e sulla cottura del prodotto finito.
Per ottenere un risultato più appagante dal punto di vista estetico e sensoriale, si mescola infatti, comunemente, la farina di grano saraceno con la farina di grano tenero.
Una farina versatile, adatta a molteplici preparazioni culinarie
La farina di grano saraceno, oltre ad avere caratteristiche nutrizionali sorprendenti è davvero ottima in termini di gusto e olfatto. Il suo aroma ricorda da un lato, le note dolciastre e burrose della nocciola e dall’altro quelle terrose e leggermente amarognole, dovute alla presenza di numerosi flavonoidi.
Inoltre, essendo una farina molto versatile, la si può utilizzare in più preparazioni culinarie, sia dolci sia salate.
Nel Nord Italia, la farina di questo pseudo-cereale viene utilizzata principalmente alla base della cucina tradizionale della Valtellina e del Trentino. Si ricordano, infatti, alcune preparazioni, quali: la polenta taragna, i pizzoccheri valtellinesi, gli sciatt e la famosa torta dolce di grano saraceno e mirtilli.
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